Mettiamo da parte auto volanti e tute spaziali. Il futuro (ma anche il presente) della tecnologia porta un solo nome: chatbot. Il rapporto cliente-azienda si basa sempre di più sulla cosiddetta “Intelligenza Artificiale” e nel domani ci relazioneremo sempre meno con umani e sempre più con macchina.
Ma andiamo con ordine e definiamo cosa significa chatbot e quali vantaggi possono portare.
Cos’è il chatbot?
Si tratta di una vera e propria chat gestita interamente da una intelligenza artificiale (il “bot”) programmata dall’azienda a cui stiamo rivolgendo una domanda.
I chatbot sono in grado di conversare, raccogliere informazioni e dare risposte. Autonomi, sempre attivi e capaci di comprendere il linguaggio umano e di apprendere costantemente dalle interazioni, diventando man mano sempre più intelligenti.
Un esempio? Google Now, Cortana e Siri sono i sistemi più comuni che garantiscono un’esperienza d’uso completamente personalizzabile e cucita sulle nostre richieste.
Quali sono i vantaggi dei chatbot?
Se il tuo primo pensiero è stato uno scenario alla Terminator, ti devo fermare. Se è vero che il 2017 è stato l’anno dell’intelligenza artificiale come mezzo per potenziare il customer engagement (secondo lo studio realizzato dalla società specializzata Amdocs), è vero anche che siamo agli “albori” di questa tecnologia e il cammino è ancora lungo.
Nonostante questo i vantaggi sono evidenti:
- i chatbot stanno diventando il primo contatto tra utente e azienda durante tutto il processo di acquisto;
- questa tecnologia si integra perfettamente con le app più comuni (Facebook messenger e Twitter per citarne 2);
- sono in grado di gestire più richieste contemporaneamente garantendo risparmio e velocità.
Le aziende hanno colto il potenziale dello strumento e si sono già attivate con servizi studiati ad hoc (fonte Neosperience.com):
- Vodafone ha creato TOBi, un assistente virtuale che ti segue all’interno dell’pp ufficiale;
- CNN invia notizie e aggiornamenti con il suo bot;
- American Express punta a fornire servizi finanziari;
- Kayak vuole creare una agenzia viaggi intelligente;
- DoNotPay, un bot avvocato, contesta le multe per parcheggio non pagato.
Gli esempi sarebbero molti di più se pensi che solo su Facebook sono già stati diffusi 11 mila bot.
Chatbot: Customer Care e non solo
Un chatbot può intervenire in qualsiasi momento e rispondere a tutti i dubbi che il nostro cliente/prospect può avere, con 3 enormi vantaggi:
- maggiori possibilità di vendita;
- una gestione immediata del problema (il tempo è fondamentale);
- risparmio economico per l’azienda.
Ok, ottimi utilizzi, ma parlare di chatbot solo come aiuto al customer care è veramente riduttivo, nel prossimo post vi daremo delle nuove idee.
Vuoi implementare il tuo chatbot? Parti dall’inizio
Attenzione: se è vero che i chatbot possono comprendere il linguaggio dell’uomo, è vero anche che non riescono a replicarlo con la stessa naturalezza.
Trovarsi a parlare con una macchina è frustrante, quindi cerca sempre di fare in modo che il tuo chatbot abbia un linguaggio naturale e meno freddo possibile.
È probabile che l’utente capirà di trovarsi davanti ad un assistente virtuale, ma se ben programmato il risultato sarà comunque positivo.
Secondo un report pubblicato da My Clever Agency i chatbot sono il canale preferito dai consumatori (84,6%) dopo il faccia a faccia e prima delle app stesse.
Che dici, guardiamo i chatbot dei competitor o ne realizziamo una per te?
Nel frattempo abbiamo realizzato MediaBOT, una nuova soluzione che permette ai brand di raggiungere obiettivi di engagement e up selling, oltre che di creare un CRM.
2 Comments